Bahrain-Victorious, “esami non conclusivi” per Sonny Colbrelli: “Un miracolo se sono vivo, ora ne servirebbe un altro…”
Ancora tante domande e incertezze per Sonny Colbrelli. Vittima di un malore cardiaco subito dopo aver tagliato il traguardo della prima tappa della Volta a Catalunya 2022, il corridore della Bahrain – Victorious è stato salvato grazie al pronto intervento dei medici e alla presenza di un defibrillatore, ma ancora non sono chiare le cause di quanto successo, rendendo così inevitabilmente incero anche conoscere il proprio futuro. Al momento non ci sono infatti certezze riguardo un eventuale rientro alle corse del corridore bresciano, che resta dunque ricoverato all’ospedale di Girona, circondato da alcuni dei suoi affetti più cari, arrivati rapidamente dopo quanto successo.
“Gli esami effettuati non sono stati conclusivi“, fa infatti sapere la sua formazione dopo gli accertamenti effettuati nella giornata di ieri, tra cui una risonanza magnetica che spesso invece in questi casi riesce a dare indicazioni importanti. Sempre più decisivi risultano dunque i risultati degli esami genetici a cui è stato sottoposto nei giorni scorsi, per i quali si possono aspettare anche alcune settimane, e la lettura del tracciato del defibrillatore, che può cercare di spiegare gravità e tipo di aritmia che hanno colpito Colbrelli.
Lo staff sanitario della formazione bahrainita resta dunque in stretto contatto con i medici dell’ospedale spagnolo, nel quale il campione europeo dovrebbe restare probabilmente almeno sino a domenica. Dal canto suo il 31enne sta affrontando questa situazione cercando di non pensare allo scenario in cui non può tornare a correre, avendo più volte ribadito il suo pensiero di voler tornare al più presto alle corse, anche se è consapevole che la situazione potrebbe imporre uno stop della sua carriera proprio nel momento in cui aveva raggiunto l’apice. “È già un miracolo se sono vivo, ora ce ne vorrebbe un altro per farmi tornare in sella“, commenta infatti in proposito alla Gazzetta dello Sport, rendendo bene l’idea e lo stato d’animo che sta vivendo, un mix di impotenza e speranza che appare inevitabile in questi momenti.
In ogni caso, seguendo le tempistiche necessarie per i vari esami, eventuali terapie e poi cercare di ritrovare la forma necessaria per essere in gara, appare chiaro che potrebbero volerci mesi prima di vederlo in corsa. Ma, a quel punto, che sia in estate, a fine 2022 o nel 2023, se il ritorno alle corse dovesse essere possibile, sarebbe comunque una gran bella notizia, che tutti ci auguriamo di ricevere.
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